Nuovo Accordo stato regioni, cosa cambia per il Datore di Lavoro

Il recente accordo stato regioni approvato in data 17.03.2025 e che entra in vigore dalla data di pubblicazione in gazzetta (presumibilmente entro fine maggio) ha apportato modifiche significative su molti argomenti, ne abbiamo parlato in un precedente articolo. Bisogna ricordare che è previsto un periodo di transizione di 12 mesi.
Come anticipato, l'accordo introduce cambiamenti sostanziali sia per il Datore di Lavoro "generico" che per il Datore di Lavoro che riveste il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
I datori di lavoro dovranno svolgere la formazione entro 2 anni dall'entrata in vigore del nuovo Accordo 2025. Analizziamo nel dettaglio le novità:
Datore di Lavoro (non RSPP):
- Formazione Iniziale Obbligatoria e Specifica: L'introduzione di una formazione iniziale obbligatoria e specifica di almeno 16 ore rappresenta una novità significativa. Questa formazione mira a fornire al Datore di Lavoro le competenze fondamentali per adempiere agli obblighi previsti dall'articolo 18 del D.Lgs. 81/2008, andando oltre la semplice conoscenza generale della normativa. I contenuti, come già accennato, spaziano dall'organizzazione della prevenzione alla valutazione dei rischi, dalla gestione delle emergenze al ruolo degli organi di vigilanza. L'obiettivo è rendere il Datore di Lavoro un attore più consapevole e proattivo nella gestione della sicurezza aziendale.
- Aggiornamento Periodico Quinquennale: La previsione di un aggiornamento quinquennale di almeno 6 ore sottolinea l'importanza di una formazione continua. Il contesto normativo e le migliori pratiche evolvono costantemente, e questo aggiornamento garantirà che il Datore di Lavoro mantenga le proprie competenze allineate agli standard più recenti.
- Flessibilità nelle Modalità di Erogazione: L'apertura a diverse modalità di erogazione (presenza, videoconferenza sincrona, e-learning, mista) offre una maggiore flessibilità per le aziende, consentendo di adattare la formazione alle proprie esigenze organizzative e operative. Tuttavia, è fondamentale che le modalità a distanza garantiscano l'efficacia didattica e la tracciabilità della partecipazione.
- Riconoscimento della Formazione Pregressa: Il riconoscimento della formazione pregressa è un aspetto pratico importante, che evita alle aziende di dover ripetere integralmente corsi già svolti, purché i contenuti siano ritenuti conformi alle nuove disposizioni. Sarà cruciale comprendere i criteri specifici per la validazione di questa formazione.
- Modulo Aggiuntivo per il Settore Edile: L'introduzione di un modulo aggiuntivo "cantieri" di 6 ore per i datori di lavoro operanti nel settore edile evidenzia la specificità dei rischi in questo comparto e la necessità di competenze mirate.
Per il Datore di Lavoro che svolge il ruolo di RSPP (DL SPP):
- Aggiornamento RSPP di 8 Ore Quinquennale: L'aggiornamento quinquennale per il DL SPP è confermato, ma con una durata minima di 8 ore, superiore rispetto all'aggiornamento previsto per il Datore di Lavoro "generico". Questo riflette la maggiore responsabilità e il ruolo più attivo del DL SPP nella gestione della sicurezza.
- Flessibilità delle Modalità di Aggiornamento: Anche per l'aggiornamento RSPP è prevista la possibilità di utilizzare diverse modalità di erogazione, offrendo flessibilità pur mantenendo l'importanza di un apprendimento efficace.
- Un modulo comune di 8 ore (che prevede anche un'esercitazione con la predisposizione di un DVR riferito al settore ATECO d riferimento dell' azienda) valido per tutti a prescindere dal settore in cui opera l'azienda.
- Ulteriori moduli tecnici-integrativi specifici per alcuni settori:
- Modulo integrativo 1: A – Agricoltura – Silvicoltura – Zootecnia (16 ore)
- Modulo integrativo 2: A – Pesca (12 ore)
- Modulo integrativo 3: F – Costruzioni (16 ore)
- Modulo integrativo 4: C – Chimico – Petrolchimico (16 ore)
Resta inteso che Non è prevista la possibilità di erogare la formazione base del DL SPP in modalità e-learning. Per i corsi di aggiornamento viene indicata una periodicità quinquennale con durata minima pari a 8 ore, che potranno essere erogati anche in modalità e-learning
Punti di Attenzione:
- Periodo Transitorio di 12 Mesi (Solo per DL SPP): È fondamentale sottolineare che il periodo transitorio di 12 mesi riguarda esclusivamente l'obbligo di aggiornamento per i Datori di Lavoro che svolgono direttamente il ruolo di RSPP. Questo significa che per la formazione iniziale obbligatoria del Datore di Lavoro (sia "generico" che potenziale DL SPP) non è previsto un periodo transitorio così ampio e dovrà essere implementata secondo le tempistiche definite dall'entrata in vigore dell'accordo.
- Definizione dei Contenuti e Standard Formativi: Sarà cruciale attendere la pubblicazione dell'accordo in Gazzetta Ufficiale e le eventuali indicazioni operative per comprendere appieno i contenuti minimi dettagliati di ciascun modulo formativo e gli standard qualitativi richiesti per l'erogazione.
- Impatto sulle Piccole e Medie Imprese: Le nuove disposizioni potrebbero avere un impatto significativo sulle piccole e medie imprese, che spesso vedono il Datore di Lavoro ricoprire direttamente ruoli chiave nella gestione della sicurezza. Sarà importante che l'offerta formativa sia accessibile e adeguata alle diverse realtà aziendali.
- Ruolo degli Organi di Vigilanza: È prevedibile un'intensificazione dell'attività di vigilanza da parte degli organi competenti per garantire il rispetto delle nuove disposizioni in materia di formazione.
In vista della pubblicazione del nuovo Accordo, è essenziale che aziende e lavoratori rimangano aggiornati e pronti ad adattarsi ai cambiamenti normativi. La formazione continua e il rispetto delle nuove disposizioni, sono elementi chiave per garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alla legislazione vigente.
Se da una parte, è buono che il datore di lavoro riceva una preparazione apposta per il suo ruolo e in più farà anche la formazione da DL SPP, però, togliere le differenze tra i vari tipi di lavoro può portare a parlare di argomenti troppo generali, senza guardare bene i pericoli che ci sono davvero in ogni azienda. Così, alcune cose importanti per la sicurezza potrebbero essere spiegate male o addirittura dimenticate.